HEARTLAND
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In questo testo, viene concentrato oltre un ventennio di scontri geo-economici e geopolitici che hanno visto per protagonisti gli USA e la Federazione Russa. La lotta di Washington per il predominio nel Cuore della Terra (Heartland), costituito dall’Asia Centrale e dal Caucaso ex-sovietici e dall’Afghanistan, avrebbe suggellato il dominio globale degli Stati Uniti d’America. L’11 settembre 2001 fu lo snodo catalizzatore tra il decennio precedente, che vide l’accumularsi degli sforzi statunitensi nell’assalto all’Heartland, e il decennio successivo, caratterizzato dalla sceneggiata della ‘Guerra al Terrorismo’, utilizzata come copertura dell’assalto armato all’Heartland, tramite le invasioni e le occupazioni dell’Afghanistan e dell’Iraq.
La reazione di Russia, Cina e Iran, e i vari riposizionamenti di Turchia, Pakistan e India, hanno infine logorato ed esaurito lo slancio statunitense verso il Cuore della Terra, spingendo Washington, impantanatasi in Afghanistan e ritiratasi da un Iraq acquisito all’Asse sciita della Resistenza antimperialista, ad attuare una gigantesca manovra geo-strategica, supportando l’avvio della cosiddetta ‘Primavera araba’ nel dicembre 2010, con lo scopo di sparigliare le pessime carte sul tavolo della Geopolitica mondiale, così tentando un bluff globale che, proprio in questi giorni, si va dissolvendo, scoperchiando la debolezza della presunta leadership mondiale statunitense, per decenni incredibilmente occultata dal gigantesco apparato dello spettacolo massmediatico hollywoodiano.
L’Heartland, eseguendo un’inversione di rotta dalla durata ventennale, si afferma sempre più come il centro geopolitico dell’intesa globale e mondiale tra Mosca e Pechino.