L’EPICA di RE GESAR

L’Epica di re Gesar è un’epopea leggendaria che in Tibet e nell’area himalayana ha la stessa importanza che per gli europei possono rivestire poemi eroici come Il canto dei Nibelunghi o L’Epica Omerica. Distillate da una raccolta di antiche leggende, miti, versi, proverbi e altri racconti folklorici e popolari che traggono ispirazione dalle tradizioni orali dei pastori semi-nomadi, le imprese di re Gesar sono arrivate a noi raccontate generazione dopo generazione attraverso decine di secoli.
Questa narrazione eroica infatti ha le sue origini tra il 200 e il 300 a.C., assumendo i propri caratteri definitivi tra il sesto e ottavo secolo d.C. Dal XII secolo d.C. il fiorente monachesimo buddista si incaricò di compilare e redigere le forme principali dei racconti orali su supporto scritto, grazie soprattutto all’impegno degli aderenti alla scuola Nyingmapa (detta anche “dei Berretti Rossi”). Oltre cento volumi raccontano le imprese di re Gesar, una figura semidivina che in tempi prestorici sarebbe discesa dal Paradiso per portare armonia e pace tra le genti del regno primordiale di Ling, proteggendole dagli assalti di mostri e demoni, che riusciva a sconfiggere e sottomettere grazie alle proprie qualità soprannaturali, all’aiuto di entità semidivine alleate (come la sua zia celestiale, Norman Garmo), a un magico destriero in grado di volare e parlare, e all’aiuto di amici ed alleati mortali.
In questa versione compatta, condensata da due grandi esperti e studiosi della materia (il tibetano Gyampian Gyamco e la cinese Wu Wei), l’epopea tibetana viene presentata in una forma e con un linguaggio capaci di attrarre ed interessare il lettore non esperto, che si sentirà trasportato in uno scenario mitico di avventure, battaglie, magie, tradimenti e metamorfosi nella cornice affascinante della cultura tibetana tradizionale.